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Lavorare sulle differenze

Questo il progetto diversifichiamoci, attuato due anni fa, che fa ben comprendere il nostro impegno sulle differenze di genere.

E abbiamo prodotto anche il "Manualetto della consapevolezza"

PREMESSA

Uguaglianza e disuguaglianza sono termini caldi nella società del terzo millennio. Da sempre sono esistiti assumendo nel corso dei secoli peso e considerazione differenti. La domanda di uguaglianza e pari opportunità si è andata diffondendo sempre più anche tra le società più arretrate e i grandi passi in avanti fatti nelle conquiste dei diritti continuano a convivere con sacche di arretratezza culturale anche profonda. Media e politici populisti sfruttano le emergenze sociali per fomentare il malcontento e raccogliere consensi elettorali sulla pelle di disperati che cercano solo di sopravvivere alle violenze e alla miseria. Le nuove generazioni che crescono immerse in questa subcultura di sopraffazione rischiano di rimanerne invischiati. Oggi più che mai il termine uguaglianza assume una forza di necessità sempre più impellente. Pari diritti e opportunità, riconoscimento e valorizzazione delle differenze di genere, culturali, religiose, etniche, e il tema dell’uguaglianza che attraversa trasversalmente tutta la nostra società.

Per questo è importante partire dalle definizioni utilizzate per definire la parità di genere:

  • L'uguaglianza di genere, conosciuta anche come parità tra i sessi, parità di genere, uguaglianza sessuale o uguaglianza dei generi, è una condizione nella quale le persone ricevono pari trattamenti, con uguale facilità di accesso a risorse e opportunità, indipendentemente dal genere.

E quella relativa all’identità culturale:

  • Per “identità culturale” si intende “l’insieme dei riferimenti culturali per i quali una persona o un gruppo si definisce, si manifesta e desidera di essere riconosciuto; l’identità culturale implica le libertà inerenti alla dignità della persona e integra in un processo permanente la diversità culturale, il particolare e l’universale, la memoria e il progetto”.

 

CONTESTO TERRITORIALE

Piscine di Torre Spaccata è un quartiere del Municipio VII situato tra Cinecittà Est e Lamaro, alle spalle degli stabilimenti cinematografici e della sede del Municipio. La popolazione attuale è di circa 7.000 abitanti. Si tratta di un complesso a prevalente destinazione residenziale che, da progetto originario, prevedeva una dotazione di attrezzature pubbliche superiore a quella effettivamente realizzata.  Il Quartiere, ideato nel 1965, è stato consegnato venti anni dopo privo del previsto svincolo per l’autostrada Roma/Napoli che aveva motivato la costruzione di palazzi tanto grandi e popolosi, di una grande via principale e di un mercato rionale. Insomma, una storia partita male che non ha fornito al territorio e ai suoi abitanti gli strumenti e le risorse per un futuro felice. 

Il quartiere storicamente è diviso in due dal punto di vista abitativo. Da una parte un complesso di edifici comunali di edilizia popolare e dall’altra una zona di edilizia privata. Due realtà sociali separate anche fisicamente da reti e recinzioni oltre che da confini culturali, economici e sociali che hanno portato negli anni a stigmatizzare la parte di quartiere più popolare e i suoi abitanti. Nella parte delle case popolari il quartiere soffre da sempre di grossi problemi di degrado dovuti principalmente all’abbandono degli spazi, all’inattività, al disuso dei molti locali situati sotto i palazzi. Anche il mercato di via Vignali non è mai decollato ed è tenuto stentatamente in vita da pochissimi rivenditori.

Il quartiere dal punto di vista urbanistico non dispone di alcun centro e/o spazio di socializzazione soprattutto per i giovani, e questo ha influenzato molto la vita sociale dei suoi abitanti. 

E’ un’area ad alto rischio di emarginazione: è molto alta la percentuale di devianza sia minorile che adulta. La popolazione è molto variegata dal punto di vista culturale e ospita sia famiglie romane storiche che immigrate di prima e seconda generazione. Ciò è causa di episodi di intolleranza e xenofobia non solo da parte degli “italiani” ma anche da parte degli immigrati “storici” nei confronti dei nuovi arrivati. I nuclei familiari sono spesso numerosi (4/6 figli) e mono-reddito; alta è la percentuale di abbandono scolastico.

Se a questo si aggiunge l’assenza di servizi e il tasso altissimo di disoccupazione, condizioni comuni delle periferie di Roma, la situazione sociale del quartiere risulta particolarmente compromessa. La situazione socio economica comporta anche povertà culturale ed educativa ed una resistenza e diffidenza diffuse verso le realtà istituzionali o associative che sono presenti o che provano ad intervenire nel quartiere faticando molto per non essere percepite come estranee ed avere un impatto positivo sugli abitanti. 

Più in generale il territorio della periferia sud-est di Roma vive le problematiche di tutte le periferie: il servizio scolastico non è distribuito allo stesso modo su tutto il territorio infatti alcuni quartieri sono sprovvisti di scuole superiori e a volte anche delle medie. Il tasso di abbandono scolastico è alto soprattutto tra i minori con situazioni familiari economicamente e socialmente più a rischio e che, con la crescita, vanno ad aumentare le fila dei NEET (Not in Education, Employment, or Training). 

Dall’osservazione del territorio si evince come la condizione socio economica della popolazione crea per i giovani un ambiente povero di stimoli e di risorse. Giovani che, però, necessitano di tali stimoli e degli strumenti per scoprirsi e scoprire la diversità propria e degli altri, così come abbiamo potuto osservare tra gli utenti del centro giovanile che presentano un’ampia varietà di identità (sia culturali che di genere) e di difficoltà nel comprenderle da parte di quelli che non le vivono in prima persona.

 

        DIVERSITA’ CULTURALE, SESSUALE E DI GENERE

FINALITA’

                               

 

Il progetto persegue la finalità di accompagnare ragazzi e ragazze in un percorso che permetta loro di acquisire una consapevolezza ed accettazione del ruolo delle differenze nella nostra società nell’ottica di costruzione di un futuro più equo, solidale e partecipato. I singoli giovani ed i gruppi saranno messi in condizione di conoscere le sfide che li aspettano, cercando di diventarne protagonisti, così come  previsto dall’Agenda 2030 dell’OSS (Sustainable Development Goals SDGs), che nei suoi 17 obiettivi mira a raggiungere uno sviluppo globale sostenibile. Di questi obiettivi, il presente progetto ne prende in considerazione in particolare due: l’obiettivo 5 - Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze e l’obiettivo 10 - Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi. Questi propositi, sviluppati nei loro sotto obiettivi, sono perfettamente in linea con il lavoro che da ormai 20 anni il Centro di Aggregazione Giovanile “Batti Il Tuo Tempo” porta avanti, da sempre in prima linea nella formazione e nell’educazione di ragazze e ragazzi al rispetto delle differenze di genere e alla lotta a tutte le discriminazioni. Il presente progetto si muove esattamente in questa direzione. 

Per questo la finalità che ci proponiamo di raggiungere è quella di formare ragazzi e ragazze ad un pensiero critico sui temi della diversità e sul riconoscimento e rispetto delle diversità senza i quali  non può esserci uguaglianza di diritti confrontandoci con i loro bagagli culturali nella prospettiva della costruzione di un futuro maggiormente sostenibile, con maggiore benessere per tutti e tutte le categorie sociali, nel riconoscimento e nell’accettazione delle differenze esplicite ed implicite di ognuno di noi. 

OBIETTIVI GENERALI

Gli obiettivi generali da raggiungere prendono le mosse proprio dall’apparente dualismo tra i concetti di uguaglianza e diversità rispetto al quale trasmetteremo ai destinatari diretti e indiretti del progetto il concetto per cui è dal rispetto e dal riconoscimento delle differenze che scaturisce l’uguaglianza nei diritti, nei doveri e nelle opportunità per ognuno. 

Tra le tante differenze abbiamo deciso di metterne a fuoco due proprio a partire dal background ventennale del Centro Giovanile e della Cooperativa: la differenza di genere e quella culturale. Per fare questo ci concentreremo nella spiegazione della potenza dell’essere “Queer”, termine utilizzato oggi in Italia per indicare il rifiuto di omologazione e stereotipi e quindi il valore di essere “diversi, unici e particolari”. L’acquisizione di un pensiero critico rispetto a queste due tematiche si muoverà dal confronto verso l’accettazione, auspicando l’assunzione da parte di ragazze e ragazzi di un ottica di riconoscimento e accettazione delle diversità.

Introdurremo le e gli adolescenti al tema delle diseguaglianze, ripercorrendone la storia, le classi e le categorie sociali e culturali coinvolte, i passi che sono stati fatti per contrastarle e quelli ancora da compiere muovendoci dal livello globale e mondiale per arrivare allo specifico della nostra nazione.

Tratteremo poi il tema dell’identità culturale. Questo termine riveste due significati molto importanti: il primo riguarda il concetto d’identità e si riferisce alla percezione che ogni individuo ha di se stesso  come singola persona in relazione con altri individui con i quali forma un gruppo sociale. E’ il riconoscimento reciproco fra l’individuo e la società e comporta un aspetto soggettivo. Il secondo significato ha un’accezione più sociale e deriva dal termine cultura inteso nel senso di patrimonio globale evolutivo dell’individuo e dei gruppi sociali ai quali questi appartiene. Questo patrimonio culturale è dunque formato dalle norme di condotta, dai valori, dagli usi e dal linguaggio che uniscono o diversificano i gruppi umani. Quando parliamo di identità culturale di una persona intendiamo quindi la sua identità globale, cioè un insieme di identificazioni particolari riferite ad appartenenze culturali distinte, in un processo dinamico costante.

Il confronto e l’incontro con l’altro sono principalmente influenzati dall’ambiente circostante, dalle condizioni sociali, culturali, economiche e politiche esistenti. Il pregiudizio ed il razzismo nei confronti delle minoranze sono alimentati e veicolati dall’uso di comportamenti e terminologie discriminatorie. Educare al bene comune diventa un obiettivo primario in un clima dove il degrado morale sta avanzando. Bisogna quindi rafforzare le attività di prevenzione, denuncia, tutela e contrasto delle discriminazioni e delle violenze da parte della società, dei media e delle istituzioni muovendosi verso l’uguaglianza e la giustizia sociale

Formeremo i destinatari al concetto di uguaglianza attraverso una formazione teorica e delle sperimentazioni attive. Aiuteremo i ragazzi a riflettere sulle proprie differenze, a riconoscerle, supportarle, metterle a confronto con quelle altrui ed infine a valorizzarle. 

Educheremo i ragazzi e le ragazze al rispetto delle differenze di qualsiasi tipo per dare alle nuove generazioni la prospettiva di un futuro maggiormente inclusivo.

OBIETTIVI SPECIFICI: 

La prima parte degli obiettivi specifici è finalizzata al confronto e alla conoscenza in generale dei concetti di uguaglianza e diversità, per cui:

  • Il primo obiettivo (obiettivo 1) verterà sull’ascolto e il confronto con i punti di vista dei ragazzi e delle ragazze sul concetto di differenza culturale e di genere nel percorso che porta all’uguaglianza; concettualizzeremo il tema della paura del diverso, porteremo esempi significativi e stimoleremo le testimonianze da parte delle e dei destinatari. Ci confronteremo sulle varie forme possibili di discriminazione, dalle più palesi alle più subdole e cercheremo di arrivare ad un confronto costruttivo, anche grazie all’aiuto di esperti e alle testimonianze dirette dei protagonisti.
  • Il secondo obiettivo (obiettivo 2) punterà alla conoscenza. Saranno proposti percorsi tematici che ripercorrano la storia dei movimenti di emancipazione culturale, sessuale ed identitaria: quali le conquiste ottenute, i rischi di arretramento, le mete ancora da raggiungere in Italia e nel mondo.

Seguiremo poi due strade parallele, ma integrate, una che entra maggiormente nello specifico del senso e della tutela della differenza di genere e l’altra in quello dell’identità culturale.

Gli obiettivi del percorso sulla differenza di genere (obiettivo 3) saranno: 

  • Conoscere la storia e l’attualità delle lotte per la conquista di diritti e pari opportunità da parte delle donne.
  • Conoscere a tutto tondo il mondo LGBTQIA+.
  • Fornire strumenti per comprendere, accettare e agevolare un cambio culturale sulla diversità: il linguaggio di genere, racconti di esperienze personali, diversità e coming out in famiglia.
  • Dare spazio alla conoscenza della cultura “Queer”.
  • Conoscere e incontrare ambienti e realtà che si occupano delle tematiche di genere a livello municipale e cittadino.
  • Sperimentare azioni di partecipazione attiva alle iniziative di riconoscimento e tutela della diversità sessuale e di genere. 
  • Pubblicare e pubblicizzare il lavoro svolto da parte dei ragazzi e delle ragazze, nelle piazze, nei luoghi pubblici e privati (emergenza Covid permettendo), sui social e sulle piattaforme.

Gli obiettivi da raggiungere per il riconoscimento e la tutela dell’identità culturale (obiettivo 4) verteranno su:

  • Formare ragazze e ragazzi alla corretta comprensione dei due termini/radici, della questione: identità personale e concetto di cultura a partire dalle dichiarazioni delle organizzazioni internazionali mettendole poi a confronto con la loro applicazione nella realtà della nostra società e nei nostri territori.
  • Comprendere le differenze attraverso percorsi di conoscenza e condivisione delle differenze nelle usanze, nel cibo, nella musica, nell’arte, nella religione e nell’abbigliamento.
  • Sperimentarsi attraverso azioni che portino alla realizzazione di oggetti e manufatti che palesino la possibilità di integrare diverse identità culturali: unione di cibi etnici per un pasto multiculturale; i prestiti di parole da altre lingue normalmente utilizzate nel nostro linguaggio scritto e parlato, le contaminazioni artistiche, il linguaggio universale delle varie religioni, ecc. 
  • Creare un reportage di tutto il percorso utilizzando gli strumenti del video e della fotografia.

Il primo obiettivo trasversale riguarda la creazione del reportage di tutto il progetto  attraverso il laboratorio di video e fotografia / educazione all’immagine all’interno del quale ci si confronterà con le ragazze e i ragazzi sul senso degli scatti fotografici e delle riprese video che faranno, prestando particolare attenzione al rispetto dell’intimità e delle diversità altrui, attraverso l’analisi della produzione, dell’uso e della lettura dell’immagine. Per gli adolescenti di oggi l’immagine fotografica e di movimento  sono gli strumenti prioritari di uso quotidiano attraverso i quali si presentano e conoscono il mondo esterno, e per questo è importante trasmettere la capacità di riconoscere, leggere, criticare e utilizzare correttamente le immagini riflettendo e acquisendo consapevolezza critica sul perché un’immagine viene creata, usata, modificata e diffusa e sulle conseguenze di tutto ciò. Il secondo obiettivo trasversale riguarda la creazione e la produzione finale di gadgets sui quali saranno serigrafate frasi e immagini tematiche sulla differenza.

AZIONI generali e specifiche

Obiettivo 1 – AZIONI GENERALI

Astenendoci dal dare informazioni e concetti preconfezionati, partiremo dal desiderio di conoscere il punto di vista di ragazze e ragazzi sul tema della diversità e su quello dell’uguaglianza, per questo nella prima fase proporremo spazi di confronto collettivi su entrambi i concetti nei quali gli educatori e le educatrici avranno il ruolo di facilitatori. Andremo poi ad analizzare l’origine dello spazio individuale di protezione fisica e psicologica che ognuno costruisce intorno a sé e ad indagare a cosa può portare la paura del diverso. Infine ci confronteremo sulle forme di discriminazione che, in maniera più o meno diffusa, evidente, sotterranea o subdola individuiamo intorno a noi. 

Obiettivo 1 – AZIONI SPECIFICHE

Creeremo inizialmente un gruppo a partire dai frequentatori del Centro giovanile ma coinvolgeremo da subito anche gli utenti degli altri CAG, quelli dei centri famiglia, gli studenti delle scuole e tutti coloro che si avvicineranno con interesse grazie alla pubblicizzazione del progetto. 

Nella presentazione del progetto, effettuata attraverso attività in presenza e in remoto, illustreremo i tre ambiti intorno ai quali si muoverà il progetto: quello dell’informazione, quello del confronto e quello della formazione. Metteremo al centro i due concetti della diversità e dell’uguaglianza e attraverso il metodo della discussione e del brainstorming ne parleremo con ragazzi e ragazze compilando una checklist con i loro punti di vista che sarà utilizzata come punto di partenza nell’esplorazione delle opinioni giovanili  che sarà messa per iscritto in forma anonima su cartelloni. 

Dopo di ché passeremo ad affrontare il tema della paura del diverso che tocca la sfera più emotiva e personale utilizzando le scritture anonime come metodologia che, più rispettosa della privacy di ognuno/a, permette una maggiore espressione. Si cercherà di far emergere le paure personali per poi analizzarle, contestualizzarle, motivarle e dar loro un senso. 

Stileremo quindi attraverso un brainstorming una lista delle forme più conosciute e più comuni di discriminazione aggiungendo man mano quelle che, proprio perché nascoste, si rivelano spesso più pericolose. Anche queste saranno scritte su un cartellone e diventeranno parte del lavoro da postare e inserire sui social, siti e piattaforme.

 

Obiettivo 2 – AZIONI GENERALI

Saremo poi pronti a passare alla conoscenza più diretta delle lotte di emancipazione culturale ed identitarie: da significativi momenti e movimenti storici fino a quelli dei giorni nostri. 

Sarà una fase di formazione maggiormente frontale, dove educatori, educatrici ed esperti, condivideranno informazioni generali e dettagliate sui movimenti di emancipazione culturale, sessuale ed identitaria: quali conquiste, quali rischi di arretramento, quali mete ancora da raggiungere in Italia e nel mondo. Si discuterà anche sui concetti di maggioranza e minoranza, analizzandone significati e contenuti.

Invoglieremo e accompagneremo gli e le utenti alla partecipazione ad eventi di conoscenza, tutela, emancipazione, che riguardino i temi della differenza.

Obiettivo 2 – AZIONI SPECIFICHE

Lezioni frontali (in presenza e da remoto tramite telecamera o webcam utilizzando social e piattaforme dedicate) della durata di due/tre ore per modulo comprendenti oltre alla lezione frontale e anche uno spazio per le domande e gli approfondimenti. 

Creazione e consegna ai destinatari di materiale cartaceo e virtuale sugli argomenti trattati. 

Lavoro di gruppo che elenchi e analizzi tutte le situazioni "escludenti" della nostra società, dal linguaggio, alle infrastrutture, ai programmi televisivi, alla urbanizzazione dei territori, etc. per riflettere e segnalare quei settori dove tutto è progettato solo per le “maggioranze normali”, il perché di tali scelte e cosa può fare ognuno di noi per cambiare la situazione.

Presa di contatto, accordi di massima e accompagnamento in luoghi dove si lavora e ci si impegna per la tutela e la promozione delle differenze o ad eventi sul tema, sia in presenza che virtuali.

Stesura di un prodotto finale in forma di documento che riassuma il lavoro fatto e i risultati raggiunti, da pubblicare in forma cartacea e virtuale e diffondere.

Dopo tutto il lavoro fatto sui concetti di differenza, di uguaglianza, di maggioranze e minoranze e di tutela di diritti universali, le azioni di questi altri due obiettivi entreranno maggiormente nello specifico dei diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+ nel terzo obiettivo e di quello delle identità culturali nel quarto obiettivo.

 

Obiettivo 3 – AZIONI GENERALI

Workshop con l’associazione Lunaria. 

Ricerca sui movimenti di emancipazione della donna e sui movimenti LGBTQIA+, fatta da ragazzi e ragazze, affiancati da operatori e operatrici nel ruolo di tutor e facilitatori. 

Successivamente inviteremo esperti ed esperte, protagonisti e protagoniste di questi mondi che ce ne parleranno attraverso racconti di vita ed esperienziali (Casa delle donne “Lucha Y Siesta, Agedo, Frocyagram). 

Le stesse azioni saranno proposte per conoscere la cultura “Queer”, coinvolgendo il movimento Frocyagram, in prima linea nel sostenere questo nuovo approccio che proporrà un laboratorio sulla cultura “Queer”.

Costruzione di un vocabolario “sessuato” con termini adeguatamente riferiti ai diversi generi.

Svolgimento di un laboratorio con la fumettista FRAD, per la conoscenza, l’apprendimento delle forme fumettistiche e la creazione di fumetti personalizzati da parte di ragazzi e ragazze che potranno essere pubblicati sui nostri canali social.

Invoglieremo e accompagneremo i ragazzi e le ragazze ad iniziative di sostegno, di riconoscimento e di tutela della diversità di genere.

Costruiremo insieme, ragazzi, operatori ed esperti, uno o più eventi o momenti pubblici di diffusione, scambio, confronto (in presenza e/o virtuale).

Obiettivo 3 – AZIONI SPECIFICHE

- Il materiale per la ricerca sui movimenti delle donne e LGBTQIA++ verrà recuperato partendo da documenti trovati in rete, dall’esperienza degli operatori e operatrici del centro giovanile, ma anche dalle investigazioni che ragazze e ragazzi faranno all’interno della famiglia e/o con i riferimenti presenti nelle proprie scuole, ma anche a partire dalle proprie esperienze personali. Divisi in piccoli gruppi, ognuno con la propria tematica, i ragazzi cercheranno di produrre un documento completo ed esaustivo sui movimenti delle donne e su quelli delle persone LGBTQIA+.

- Proporremo agli utenti un percorso laboratoriale di 3 Workshop, in collaborazione con Lunaria, sulle questioni di genere e tematiche LGBTQIA+, volto alla conoscenza delle tematiche e delle terminologie, ma anche alla messa in discussione delle proprie credenze e convinzioni. Il percorso avrà l’obiettivo di preparare e formare gli utenti per avere una maggiore consapevolezza nell’affrontare le azioni successive.

- Successivamente incontreremo gli esperti in modo che i ragazzi, a questo punto più competenti sul tema dopo le varie ricerche effettuate, potranno confrontarsi meglio dando vita ad un dibattito più ricco dal quale emergeranno maggiori domande da parte delle ragazze e dei ragazzi.

- Laboratorio sulla cultura Queer gestito da Frocyagram.

- Il laboratorio condotto dalla fumettista FRAD, partendo dalle basi del disegno fino alla pubblicazione, permetterà la creazione per ogni ragazza o ragazzo del proprio fumetto sul tema della diversità nel quale ognuno/a potrà esprimere e raccontare le proprie esperienze ed emozioni.

Dal percorso che affianca alla ricerca di informazioni l’acquisizione di competenze grafiche scaturirà un prodotto (in forma di documento scritto o in formato iconico o multimediale) che verrà pubblicato.

Pubblicheremo anche il risultato del laboratorio di scrittura di genere, cioè di coloro che lavoreranno alla produzione del vocabolario che abbia forme linguistiche rispettose dei generi.

Lavoreremo insieme agli esperti all’organizzazione di un evento pubblico, dove ragazzi e ragazze porteranno la loro nuova consapevolezza in modo da diffondere i messaggi prodotti tra la popolazione giovanile municipale e non solo.

 

Obiettivo 4 – AZIONI GENERALI

Proporre un percorso tematico che metta a confronto la percezione e gli stereotipi che riguardano le differenze etniche, culturali, religiose, con dati ed esperienze di vita.

Passaggio di fase alle cose che ci uniscono: ricerca e descrizione degli usi che noi italiani abbiamo integrato nella nostra cultura attingendo da culture diverse. 

Ricerca di elementi comuni alle diverse culture.

Visite a centri interculturali con confronto tra ragazze e ragazzi e gli utenti dei centri stessi

Scritture di storie di vita da parte di ragazzi e ragazze migranti di prima e seconda generazione. 

Produzione di materiale serigrafato con frasi significative nell’ottica del rispetto delle differenze.

Inserimento del percorso nel sito web della comunità educante diffusa del VII Municipio.

Creazione di una piattaforma web condivisa sul tema diversità.

Obiettivo 4 – AZIONI SPECIFICHE

Iniziale brainstorming o role playing di gruppo sulla comprensione dei concetti di identità e cultura; successiva discussione; analisi e scelta delle definizioni appropriate. Formazione e informazione sulle dichiarazioni e le leggi che tutelano l’identità culturale a livello comunitario e italiano. 

Confronto con l’applicazione nella realtà quotidiana e territoriale di tali assunti, attraverso la condivisione di esperienze personali dirette e indirette vissute dagli e dalle utenti. Scrittura di un documento delle incongruenze e successiva pubblicazione.

Scrittura di storie di vita da parte di ragazzi e ragazze migranti di prima e seconda generazione. 

Ricerca condivisa sulle differenze che ci uniscono: 

  • racconto diretto da parte degli utenti (ragazzi e famiglie migranti di prima e seconda generazione) della storia e dell’uso di vari prodotti e scoperta di musica o monumenti rappresentativi della propria cultura e della propria religione.  
  • Prove di coltivazione di sementi e invenzioni di piatti che uniscano le varie culture.
  • Creazione, sotto la guida di ragazze e ragazzi di altra cultura, di capi d’abbigliamento etnici con tessuti di riciclo utilizzando la macchina per cucire. 

Proporremo poi visite a centri interculturali con confronto tra ragazze e ragazzi di altre culture e gli utenti dei centri stessi. Li inviteremo poi a condividere le nostre pubblicazioni e a partecipare ai nostri eventi.

 

Azioni trasversali

Le fasi più importati e significative dell’intero progetto verranno riprese e immortalate grazie al nostro esperto video e alla nostra esperta professionista fotografa per creare un reportage finale che diventerà una mostra e un cortometraggio, alla scoperta del bello nelle diversità attraverso le immagini.

Produzione di materiale serigrafato con frasi significative nell’ottica del rispetto delle differenze.

  

 METODOLOGIA

Gli obiettivi specifici, declinati nelle azioni, verranno svolti utilizzando una metodologia autentica e attiva, che coinvolgerà ragazze e ragazzi nell’ottica di una sperimentazione personale. 

A seconda dell’andamento dell’epidemia, ma anche come approccio a 360 gradi, le azioni verranno realizzate con una metodologia integrata tra attività in presenza e da remoto e saranno proposte nei centri aggregativi municipali, nei centri famiglia, nei centri culturali e nelle scuole. Le attività di natura laboratoriale, realizzate secondo la tecnica dell’educazione non formale, comprenderanno anche convegni, conferenze, seminari, workshop, role playing, focus group, e sperimentazioni attive con l’acquisizione di competenze specifiche, storie di vita proprie e di prossimità, confronto sulle convinzioni proprie e ereditate dalla famiglia e dalla cultura di appartenenza.

Visione di film e documentari sul tema.

Sperimentazioni attive laboratoriali che creano competenze specifiche: creazione vestiti etnici, coltivazione di sementi per alimenti di uso comune nelle varie culture, produzione di un testo musicale che integri varie culture.

Uso della rete internet per fare ricerche e ottenere informazioni. Uso della tecnologia per diffondere i prodotti e mostrare gli obiettivi raggiunti, nell’ottica della comunicazione sociale. 

TEMPI

Il progetto si svilupperà su 7 mesi a partire dalla data di protocollazione della convenzione. Ogni settimana ci saranno due pomeriggi da tre ore dedicati al percorso progettuale, comprensivi di attività, workshop, seminari, dibattiti, laboratori. Sono previsti inoltre eventi pubblici territoriali per un totale di 5 lungo i 7 mesi di durata del progetto. 

Il laboratorio di fumetto si svilupperà su 8 incontri da tre ore ognuno; il laboratorio Queer si svilupperà su 3 incontri della durata di tre ognuno. Il workshop di Lunaria si svilupperà nell’arco di tre incontri della durata di tre ore. I laboratori video e di fotografia si svilupperanno su tutta la durata del progetto, avendo anche funzione di reportage. E’ previsto un evento finale con il resoconto del lavoro fatto, l’esposizione della mostra fotografica e la visione del cortometraggio video.

DESTINATARI diretti

I destinatari diretti del progetto saranno i bambini, i minori e gli adolescenti residenti nel territorio del Municipio VII, frequentanti le scuole medie e superiori del medesimo territorio. In particolare, gli utenti dei Cag, delle Ludoteche e del Centro Famiglie del medesimo Municipio. Gli adolescenti e preadolescenti italiani, stranieri e di seconda generazione residente in questo territorio, risultano quindi essere i beneficiari principali del progetto, dove gli interventi vanno ad incidere in maniera esplicita e mirata. I partecipanti alle attività ludico ricreative finalizzate all’integrazione potranno essere coinvolti direttamente nell’organizzazione e nella realizzazione delle stesse.

DESTINATARI indiretti

I destinatari indiretti saranno le scuole, le università e tutto il tessuto sociale, ma anche gli educatori che contribuiscono alla crescita socioculturale. Nello specifico, beneficeranno delle attività previste dal progetto, miranti all’educazione, integrazione e interculturalità, anche le famiglie dei ragazzi coinvolti e i vari tessuti sociali, creando inclusione e condivisione intergenerazionale e diffusione delle tematiche affrontate. 

STRATEGIE PER IMPLEMENTARE IL LAVORO DI RETE

Il lavoro di rete avrà due direttrici:

- la prima interna alla rete già esistente intorno al CAG e con la quale collaboriamo da innumerevoli anni formata dagli altri due centri aggregativi, il centro famiglie, alcune scuole, l’associazione Lunaria; 

- la seconda più nuova e ancora esterna che a partire dal presente progetto getta le basi per proseguire il lavoro sulla tematica delle differenze anche nel futuro e che vede coinvolte realtà come Frocyagram, agedo, Frad, Lucha y Siesta. 

Inoltre, grazie alla promozione sul territorio e alla pubblicazione del lavoro in itinere e finale, riusciremo a contattare e a coinvolgere nuove realtà sensibili al tema delle diversità.

COLLABORAZIONI DI RETE

  • FRAD è una fumettista romana. Dopo aver frequentato la scuola di Comics di Roma inizia a pubblicare vignette di satira politica. Nel settembre 2016 approda sui social iniziando la pubblicazione delle sue vignette autobiografiche che in breve tempo arrivano ad avere un gran successo di pubblico. Ha pubblicato “Non Facciamone Un Lesbodramma”, la sua raccolta di vignette per Renbooks e in seguito per Asterisco Edizioni e quest’anno ha pubblicato “Creature Maleducate” per Edizioni Minoritarie. Ha inoltre creato insieme ad altri disegnatori e disegnatrici una rivista autoprodotta chiamata Acufene. Ha collaborato in vari progetti tra i quali i Conigli Bianchi, Lezpop, Pinknoises.
  • FROCYA è un gruppo informale che nasce l’8 giugno 2019. Fa suo debutto in “società” al Pride di Roma. Da quel giorno, i tre ragazzi che lo compongono si impegnano per dare voce e volto alla comunità queer romana e non solo. Hanno creato delle rubriche che raccontano, grazie a video e post, il passato e il presente della vita “queer” italiana e internazionale. Utilizzano la loro pagina Instagram (@FROCYAGRAM) per interagire con i follower, spesso discutendo di temi di attualità o di intrattenimento e distribuendo in quel social la maggior parte dei contenuti. Frocya è composta da tre aspiranti sceneggiatori, registi e montatori (Claudia Calcara, Emiliano Sisolfi e Matteo Castellino); si autofinanziamo e hanno creato “Frocya” nella speranza di riuscire a diventare una realtà di produzione per i loro lavori futuri. Alternano contenuti ironici e divertenti a video informativi. In Frocya si sono condensate le loro aspirazioni artistiche personali, il loro credo politico e la loro voglia di sognare un mondo diverso. Vogliono fare la loro parte per costruire una società più aperta e libera, in cui i diritti di tutti vengano tutelati.
  • AGEDO E’ un’associazione di genitori, parenti, amiche e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, +. Aiutano e sostengono i genitori nel percorso di coming out dei propri figli e figlie e lottano per promuovere i diritti civili e i cambiamenti sociali nel nostro Paese. L’associazione è nata con lo scopo di fornire aiuto, ascolto e solidarietà alle famiglie che hanno figli/e omosessuali, affinché chi vive con difficoltà questa situazione possa averne una visione corretta e viverla in serenità. Interviene nelle situazioni di emarginazione e disagio sociale legate alla condizione omosessuale per rimuovere l’omofobia nei singoli e nella collettività, organizza convegni, seminari, corsi di formazione per genitori, educatori ed insegnanti promuovendo l’educazione al rispetto delle differenze, si batte perché i diritti civili delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali vengano riconosciuti dalla legislazione italiana in accordo con le direttive europee, realizza strumenti educativi e materiali di ricerca sulle tematiche inerenti a famiglia e omosessualità in campo psicologico e sociologico, offre gratuitamente servizi di accoglienza a giovani e adulti omosessuali, ai loro genitori e a tutti coloro che si trovano in una situazione di disagio e necessitano del supporto di operatori qualificati.
  • CASA DELLE DONNE LUCHA Y SIESTA – Accoglie le donne vittime di violenza. Propone iniziative territoriali e percorsi sui temi delle differenze, delle discriminazioni di genere e delle relazioni. 
  • LUNARIA – Associazione con la quale collaboriamo dal 2009 sull’invio di giovani utenti in scambi giovanili all’estero, sulla partecipazione dei nostri operatori a corsi di formazione internazionali e in progetti rivolti ai giovani di diverse periferie di Roma che attraverso laboratori sulla comunicazione, la tradizione orale e il teatro hanno riscoperto il passato e decodificato dinamiche sociali e culturali del presente. La collaborazione con questa associazione proseguirà su tutti questi livelli.
  • DIVERSAMENTE Cooperativa Sociale – diverse e numerose le occasioni che ci hanno visto collaborare sul territorio del Municipio, a partire dalla gestione dei Centri Aggregativi. Abbiamo così condiviso l’organizzazione di iniziative territoriali, la partecipazione a bandi pubblici, la promozione di reti formali e coordinamenti, il lavoro con i gruppi e le realtà informali del territorio, i corsi di formazione, l’intervento sui singoli ragazzi e sulla comunità, lo scambio/confronto di competenze e professionalità. Insieme portiamo avanti progetti sul bullismo e sulla dispersione all’interno delle scuole del Municipio. Partner nel progetto #ALTAFREQUENZA.
  • META Cooperativa sociale Onlus – organizzazione di eventi territoriali, scambio di informazioni e promozione, sui singoli ragazzi e sulla comunità, scambio/confronto di competenze e professionalità. Partner nel progetto #ALTAFREQUENZA.

AZIONI INNOVATIVE E RISORSE AGGIUNTIVE

La proposta progettuale propone la realizzazione di una reale azione educativa diffusa, ossia la realizzazione di molteplici e diverse azioni educative coordinate tra loro dagli educatori/facilitatori che permettano l'incontro prezioso tra le realtà associative, attiviste, educative e professionali del territorio e non, e la partecipazione attiva e protagonista di tutte le ragazze ed i ragazzi coinvolte/i, che non saranno dunque solo destinatari di un servizio, ma promotori essi stessi di azioni di cambiamento all'interno di tutte le realtà coinvolte.

Ogni singola azione prevista per ciascun obiettivo descritto, infatti, è pensata al fine di poter creare scambi creativi continui e sempre aperti tra tutti i soggetti coinvolti, tali da permettere la realizzazione di nuovi materiali video, audio, foto, disegno, creazioni web, autoproduzione sartoriale di riciclo; materiali che testimonieranno il lavoro svolto e a loro volta faranno comunicazione e creeranno nuovi spunti di riflessione, nuovi approfondimenti e rinnovati scambi creativi, in un discorso continuo e diffuso nel tempo e nello spazio, che non si conclude quindi con la conclusione del periodo temporale limitato del progetto.

A supporto di tale impresa educativa saranno coinvolte anche altre risorse professionali esperte nel settore della comunicazione web e social (Igor Ceresoli e Giulio Freda), ma anche un'educatrice esperta in orientamento e bilancio di competenze (Valentina Bucci) al fine poter svolgere un importante ruolo di mediazione tra le realtà e gli enti e l'accompagnamento dei ragazzi e delle ragazze coinvolti/e nel progetto verso nuove prospettive e possibilità future, partendo da quanto realizzato ed elaborato nel corso delle attività progettuali.

PRODUZIONE E METODO DI DIFFUSIONE DEL MATERIALE DIVULGATIVO

La pubblicizzazione e divulgazione del progetto sarà divisa in 3 fasi:

 

  • Pubblicizzazione iniziale e Piano di Comunicazione

 

In questa fase, che avrà luogo prima dell’inizio effettivo delle azioni, verrà prodotto materiale pubblicitario cartaceo e digitale in collaborazione con la rete coinvolta nel progetto. Tale materiale avrà uno stile grafico riconoscibile che verrà utilizzato lungo tutto il corso del progetto in modo da renderlo identificabile e riconoscibile. La diffusione del materiale avverrà attraverso le pagine facebook, le pagine instagram, ed i siti del Centro di Aggregazione “Batti il tuo Tempo” e dei membri della rete del progetto e, più in generale, dalla rete territoriale in cui è inserito il Centro Giovanile. Verrà inoltre distribuito materiale cartaceo nelle sedi fisiche a disposizione della rete di progetto e della rete territoriale.

Verrà predisposto un piano di comunicazione e, successivamente, un piano editoriale in modo da dare il maggior risalto possibile alle varie azioni e attività previste dal progetto.

 

  • Comunicazione nel corso del progetto

 

Per ogni azione saranno previste una serie di attività relative alla pubblicizzazione e divulgazione del progetto e dei suoi contenuti:

  • una volta calendarizzate le varie attività queste saranno pubblicizzate attraverso i canali social di cui sopra;
  • Ogni singola attività prevederà una comunicazione in tempo reali dei momenti di maggior importanza (inizio dell’attività, foto in corso d’opera, risultati dei brainstorming, dei laboratori etc.);
  • Le attività Seminariali e quelle con un’impostazione frontale prevederanno una diretta Crossmediale su instagram e Facebook, attraverso i canali degli attori coinvolti nell’attività in questione;
  • All’interno di ogni attività, e in particolare nei circle time o nei laboratori creativi, verrà raccolto il materiale prodotto che sarà utile nei follow up di cui sotto. 

 

  • Follow Up

 

Una volta terminate le azioni del progetto verrà raccolto e rielaborato tutto il materiale prodotto nelle varie attività svolte. Ciò avverrà attraverso incontri con la partecipazione degli attori coinvolti nel progetto e degli utenti. Attraverso una elaborazione partecipata del materiale verranno prodotti due opuscoli relativi ai due filoni principali affrontati nel progetto (Differenza Di Genere e Differenza Culturale).

Tali opuscoli verranno distribuiti nelle le sedi fisiche sia dei membri della rete del progetto che di quella territoriale e attraverso i canali social e i siti web degli stessi. 

RISORSE STRUMENTALI

Fogli di varie misure, lisci e ruvidi, post-it, cartelloni. Quaderni, dove i ragazzi e le ragazze possano scrivere le loro idee, appunti e riflessioni. Utilizzo fotocamera, videocamera, web camera, libri, articoli cartacei e online, materiale video, cortometraggi, film. Serigrafia e macchine da cucire.  Vasi per piante, terriccio universale, semi di legumi, piatti e materiale per cucinare. Tessuti, materiale di riciclo.

LOCALIZZAZIONE

E’ chiaro che la definizione della localizzazione per lo svolgimento del progetto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza legata all’epidemia covid19.

Per questo noi indicheremo le varie location considerando di essere usciti dall’emergenza, programma che logicamente cambierà se questo non succederà nell’arco dello sviluppo del progetto.

Avremo comunque due assi di localizzazione, uno in remoto e uno in presenza. Per quel che riguarda il remoto (questo anche se saranno garantite tutte le attività in presenza e possibili i vari spostamenti), posteremo e interagiremo con destinatari diretti e indiretti sui social, nella fattispecie su instagram, su facebook, su tik tok, con chiamate condivise su skype e sul sito web dedicato.

Mentre per quel che riguarda le attività in presenza, il progetto si svilupperà in primis nei locali del Centro di Aggregazione Giovanile “Batti Il Tuo Tempo Evolution”, di Via Marco Dino Rossi 9 per quel che riguarda i laboratori interni. Sono poi previste attività nelle scuole e nei Centri famiglia Legami del VII Municipio, negli altri due centri di aggregazione giovanile, eventi e momenti di incontro nelle piazze e nei parchi. Gli incontri con Agedo e Frocyagram si faranno nel centro aggregativo ma c’è anche la possibilità di visitare i locali dove queste stesse realtà lavorano e fanno le loro attività, così come per la casa delle donne Lucha Y Siesta. 

 

SCHEMA DETTAGLIATO ORGANIZZATIVO E TECNICO DELLE ATTIVITÀ PREVISTE 

OBIETTIVI SPECIFICI

AZIONI

METODOLOGIA

RISORSE PROFESSIONALI

Obiettivo 1

Nascita del gruppo di lavoro.





Confrontarsi sul punto di vista di ragazzi e ragazze su concetto di differenza culturale e di genere nel percorso che porta all’uguaglianza.




Tematizzare la paura del diverso.





Confronto sulle varie forme di discriminazione.


Creare un gruppo di lavoro di ragazze e ragazzi utenti del centro e non. 

Presentazione del progetto.


Confronto di gruppo sui due concetti chiave. Punti di vista dei ragazzi.








Partire dalle proprie esperienze personali, in forma scritta e anonima, analizzare le paure, demonizzarle.


Lista in gruppo delle forme più o meno comuni di discriminazione. Analisi e pubblicazione. 


Pubblicizzazione interna e esterna del progetto.

Incontro di conoscenza.




Tre passaggi: Confronto-informazione- formazione.

Facilitazione da parte dell’educatore

Brainstorming-discussione-scrittura su cartellone dei concetti condivisi 


Scritture di esperienze e spaccati di storie di vita in forma individuale-lettura-analisi 


Brainstorming-Check list di gruppo-scrittura e pubblicazione su social e piattaforme



Alcune di queste attività saranno contemporaneamente in presenza e live in remoto.


Esperto comunicazione e pubblicizzazione




Educatore









Educatore






Educatore

Obiettivo 2

Conoscenza della storia dei movimenti di emancipazione culturale e identitaria: quali conquiste, rischi di arretramento, mete da raggiungere











Lezioni informative di conoscenza delle principali lotte di emancipazione. 

Successivo dibattito. 



Lavoro di gruppo su esclusività e predominio della maggioranza sulle minoranze.


Accompagnamento in luoghi e contesti dove c’è attivismo sulla diversità


Produzione di un prodotto finale cartaceo e virtuale.


Lezioni frontali.

Materiale informativo

In presenza e live in remoto. Visione documentari.



Work Group. Ricerche in sottogruppo e presentazione dei lavori al gruppo di plenaria.


Affiancamento e mediazione nei contesti.

Domande ai protagonisti.


Lavoro di editing, ognuno con il suo ruolo.


Educatore

Esperta interna 






Educatore





Educatore

Esperti esterni



Educatore

Obiettivo 3

Conoscere nello specifico le lotte di emancipazione della donna.

Conoscere a tutto tondo il mondo LGBTQIA+.


Fornire strumenti per agevolare un cambio culturale: linguaggio di genere, esperienze personali, coming out in famiglia.

Dare spazio alla cultura QUEER.





















Conoscenza diretta di luoghi e contesti che si occupano del tema diversità e partecipazione attiva alle iniziative di riconoscimento e tutela della diversità di genere.


Pubblicare e pubblicizzare il lavoro svolto in presenza sul territorio e nel mondo virtuale.


Ricerca in rete internet, in famiglia e nella scuola sulle lotte femminili e sul mondo LGBTQIA+, divisi in due sottogruppi.

Produzione di due documenti sulle ricerche fatte.


Workshop su tre incontri con Lunaria.


Incontri sulla tutela dei diritti delle donne.


Incontri con esperti di AGEDO,


Workshop con gli esperti di @FROCYAGRAM  sulla cultura Queer


Costruzione di un vocabolario di genere e produzione di un documento finale sulla tutela di genere


Laboratorio di fumetto con creazione finale per ogni utente del proprio fumetto tematico personalizzato.




Accompagnamento alla conoscenza e all’attivismo in iniziative sulla tutela della differenza di genere.

Costruzione di un evento pubblico finale.




Lavoro di editing sul lavoro svolto da pubblicare sui siti nei social e piattaforme, realizzazione gadgets




Ricerca di rete, interviste familiari, testimonianze scolastiche. Visione film e documentari






Lezioni frontali, dibattiti, lavori di gruppo.



Lezioni frontali e dibattiti



Lezioni frontali e dibattiti.



Lezioni frontali, dibattiti, lavori di gruppo.


Lavoro di gruppo facilitato dall’educatore

Produzione di podcast




Lezione frontale, riflessione personale e di gruppo, lavoro esperienziale sulla formazione al fumetto tematico.


Formazione esperienziale diretta








Applicazioni multimediali, software office e di grafica


Educatore

Esperta interna








Educatore

Esperti esterni


Educatore

Esperti esterni


Educatore

Esperti esterni


Educatore

Esperti esterni



Educatore

Referente web radio





Educatore

Esperta esterna






Educatore

Esperti esterni

Esperti interni e accompagnatori

Responsabile





Educatore

Esperto comunicazione e pubblicizzazione

Referente web radio

Obiettivo 4

Formare alla corretta comprensione dei termini identità personale e cultura.


Confrontare le leggi e dichiarazioni internazionali con la loro applicazione nei nostri territori.




Comprendere le differenze che ci uniscono: usanze, cibi, musica, arte, religione, abbigliamento.


Sperimentare le differenze che ci uniscono: realizzare oggetti e manufatti che palesino un’integrazione culturale.


Incontro sulla comprensione dei concetti di identità personale e cultura


Ricerca e formazione sulle leggi e dichiarazioni internazionali sulla tutela dell’identità culturale e confronto con dati territoriali ed esperienze concrete


Ricerca su materiali, usanze ecc. che uniscono i vari popoli.




-Laboratorio creativo per realizzare capi d’abbigliamento, stampe serigrafiche con riferimenti culturali, antirazzismo… integrando diverse identità culturali


Brainstorming

Role Playing

Ricerca su internet



Lezione frontale

Ricerca attiva

Dibattito






Ricerca attiva

Dibattito

Report scritto




Formazione

Laboratorio esperienziale diretto


Educatore





Educatore 

Esperto interno







Educatore 

Esperto interno





Educatore 

Esperto interno

Esperta esterna

Obiettivi trasversali

Reportage Video e Fotografico attraverso il laboratorio video e di educazione all’immagine.






Produzione di materiale serigrafato


Scatti e riprese video per tutta la durata del progetto, sia fatte da ragazzi e ragazze che dagli esperti.

Reportage finale con produzione di un cortometraggio e di una mostra tematica.


Lavoro di ideazione di gruppo.

Formazione sulla serigrafia.

Produzione assistita di oggetti serigrafati


Formazione frontale.

Sperimentazioni attive.

Formazione esperienziale di scatto, selezione e stampa della fotografia.

Formazione esperienziale sulle riprese video, sulla selezione dei frame e sul montaggio finale.


Formazione frontale

Brainstorming

Disegno delle frasi,

Lavoro esperienziale diretto.


Educatore

Esperto video

Esperta fotografia

Esperto comunicazione e pubblicizzazione

Referente web radio




Educatore

Esperta esterna






Roma 19 Novembre 2020

 

La Legale Rappresentante

Ambra Ducatelli

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Il mondo dell'adolescenza

Perché parlare dell’adolescenza? Forse perché questo periodo, visto nella prospettiva di una vita intera, appare come il periodo durante il quale la forza vitale raggiunge la sua punta più alta, o forse perché spinti dal desiderio di imparare qualcosa su se stessi. In tutti noi c’è sempre un po’ dell’adolescente, non importa quale età si abbia; non c’è nulla che aiuti tanto una persona a capire che genere di persona essa sia adesso, quanto l’osservare l’adolescente che era una volta. Ogni sforzo per capire gli altri dà sicuramente maggiori risultati se abbinato allo sforzo di capire se stessi. Benché l’adolescenza sia un periodo di grandi possibilità, è anche un periodo durante il quale la maggior parte dei ragazzi deve pagare uno scotto per il privilegio di crescere. La loro libertà di afferrare tutto ciò che la vita offre è diminuita sia dall’esterno che dall’interno. Le costrizioni esterne, le regole che debbono seguire, le condizioni alle quali debbono uniformarsi, sono ovvie e pesanti. I limiti imposti dall’interno non sono così evidenti, ma sotto un certo punto di vista sono più forti. Le nuove prospettive che si presentano loro non eliminano le vecchie abitudini di pensare e sentire, specialmente nei pensieri e sentimenti che riguardano loro stessi. Anche se lo sviluppo ha seguito il corso regolare, gli adolescenti si trovano di fronte ad una terra promessa, che però è sconosciuta. Sono gli adolescenti stessi che debbono aprirsi il passo e darsi una sistemazione loro propria, prima di potersi sentire a casa propria in questa terra straniera. Debbono cercare di scoprire se stessi, i loro mezzi e limiti, il loro ruolo nel mondo degli adulti. E’ questo sforzo di essere e di diventare, questo scavare nel significato dell’esistenza, fin dove è possibile, che costituisce il vivere una vita. Non è così solo per l’adolescente, naturalmente; ma l’adolescente è profondamente coinvolto nella ricerca attraverso la quale ogni essere umano, in ogni nuova generazione, fin dal giorno della nascita, ha cercato di trovare se stesso e di scoprire chi egli sia, che cosa sia e che cosa possa diventare. La storia dell’uomo offre molti esempi di epoche di transizione, periodi difficili e tormentati in cui gli uomini sono costretti dagli avvenimenti, che loro stessi hanno prodotto, a fare i conti con un passato che non si rispecchia più nel presente e a dover progettare un futuro che raccolga l’esperienza del passato e lo configuri in forme nuove, coerenti con mutate esigenze. L’adolescenza è un’epoca di transizione nella vita dell’individuo e per capire il significato e l’importanza dobbiamo collegarla con le fasi che l’hanno preceduta e coglierne la tensione verso le fasi che seguiranno. L’adolescenza è un’epoca in cui molto materiale psichico esperienziale è disponibile nelle menti dei ragazzi e ne guida i comportamenti orientati a soddisfare bisogni, desideri, aspirazioni che caratterizzano le fasi della vita precedenti l’adolescenza. Al tempo stesso, però, l’adolescente vive una forte tensione a mutare la natura dei suoi desideri e comportamenti per soddisfarli. D’altra parte ogni epoca di transizione è caratterizzata dalla ricerca di un nuovo equilibrio, poiché quello precedente è stato sconvolto da nuove energie la cui utilizzazione richiede un cambiamento. E’ dunque un periodo in cui si è alla ricerca di un nuovo modo di esistere. Il giovane si sente sospinto da forze interne che lo agitano e avverte l’esigenza di dare loro un nome che ne definisca la natura e le finalità, che lo faccia uscire dalle regioni oscure dell’ignoranza per collocarlo nello spazio limpido della razionalità. L’adolescente avverte per la prima volta l’importanza, tutta nuova per lui, di essere immerso nella corrente del tempo, di essere trascinato da questa verso mete che non conosce bene, che non sa prevedere. Può essere rassicurante per lui individuare queste mete in quelle già raggiunte dai suoi genitori. Ma oggi questo avviene sempre più raramente. Più spesso fa delle previsioni fondandole su esperienze precedenti. Non è necessario che siano fatte da lui, è sufficiente che le abbiano fatte gli altri e lui ne sia venuto a conoscenza. In questo senso la storia è maestra di vita. L’adolescenza è una età a rischio, così affermano psicologi, psichiatri e sociologi ed è evidente che il termine ha un significato tutt’altro che rassicurante. E’ l’età dell’esordio delle malattie mentali, di disturbi di personalità più o meno gravi, dell’iniziazione a comportamenti devianti che vanno dalla tossicodipendenza alle condotte sessuali perverse, alla criminalità. Ma è anche l’età del rischio inteso come corsa verso l’avventura più affascinante che è diventare un uomo o una donna. Si dice spesso che un indicatore specifico dell’avvenuto passaggio della fanciullezza all’adolescenza è lo spostamento del baricentro affettivo dalla famiglia a un punto del mondo esterno a quella. E’ sicuramente vero, ma è anche vero che questo non avviene in modo repentino e soprattutto omogeneo per fasce d’età. La ragione è da ricercare ancora nel fascino dell’immaginario infantile che, come una sirena, continua ad ammaliare gli uomini per tutta la vita con la seduzione dell’onnipotenza, del trionfo dopo il superamento di tutti gli ostacoli. E’ l’epoca in cui l’interrogativo “chi sono io” puo’ dar luogo a esperienze angosciose di vuoto, di assenza di identità così come, fortunatamente, nel maggior numero dei casi, stimolare la ricerca della propria individualità, di un personale stile di vita. E’ una esperienza soggettiva oscura e, al tempo stesso, estremamente chiara che fonda nel soggetto la convinzione che la persona che è, è lui e solamente lui, unico, irripetibile e inalienabile. Questa chiarezza, che può anche tradursi in concettualizzazioni molto raffinate, ha luoghi oscuri della mente in cui è custodito, forse in modo impenetrabile, il segreto stesso della vita. L’identità personale è una conquista di ogni giorno, in ogni epoca della vita, ma nell’adolescenza si impara ad attuare perennemente questa conquista così come si “impara a imparare”. Ognuno ha un suo stile personale nell’essere il conquistatore di se stesso e questo, più nell’ordine della potenzialità che delle attualità definite, è il risultato di una ricerca adolescenziale. Solo in questo senso possiamo parlare dell’adolescenza come di un’epoca in cui si pongono, in modo stabile, le premesse che si svilupperanno negli anni a venire

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